Abitazioni e RiPARI
La ricostruzione sperimentale di capanne, sia con strutture autoportanti a cono che con paleria fissa, viene effettuata al fine di rilevare i tempi di costruzione, la tenuta strutturale, la resistenza alle intemperie, l’abitabilità, l’evacuazione dei fumi, la suddivisione degli spazi abitativi, le esigenze di manutenzione, la durata ecc.
Tutte le costruzioni vengono poi deliberatamente lasciate al degrado, per rilevare le tracce lasciate nel terreno e confrontarle con i ritrovamenti originali.
Le capanne vengono costruite evitando l’utilizzo di materiali moderni come chiodi, filo di ferro od altro materiale non coerente con l’epoca preistorica. Un compromesso reso necessario dalla scarsità di tempo e di manodopera è stato l’utilizzo di utensili moderni (motosega) dopo accurato monitoraggio dei tempi e della forza lavoro relativi all’utilizzo delle asce di pietra.
A Valdieri, su progetto del CAST, è stata costruita una capanna secondo le indicazioni di scavo del villaggio dell’Età del Bronzo di Ponte San Marco – Calcinato (BS).
Per saperne di più:
Capanne neolitiche
Una capanna rettangolare a doppio spiovente di circa 9 m x 6, con quattro file di pali piantati nel terreno, senza trave di colmo, ricoperta di cannetta
Ripari paleolitici
Ricostruzione sperimentale di capanne di cacciatori paleolitici Sulla base di ritrovamenti di resti di capanne messi in luce nell’Europa Centro-Orientale, ascrivibili a culture del Paleolitico Superiore (utilizzate